Le nostre abitudini sono cambiate, dal modo di interagire con noi stessi e con gli altri, al modo di informarci su cosa succede nel mondo e attorno a noi. Facebook, Twitter, YouTube, e gli altri social media, hanno abbattuto le barriere del tempo, permettendoci di comunicare in qualsiasi momento. L’ascesa del “mobile” sta infrangendo la barriere dello spazio e del tempo, dandoci la possibilità di dare maggiore energia alle relazioni e allo stesso tempo amplificare noi stessi, in qualsiasi luogo vogliamo. Il passaggio alla "mobile class" non è stato indolore come non è indolore qualsiasi rivoluzione che ci costringe a cambiare radicalmente visione e abitudini di vita. E ci chiede o ci costringe a fare propri gli strumenti fondamentali per affrontare questo cambiamento culturale, per comprenderne innanzitutto i risvolti per i singoli, la società, il business e il rapporto con le istituzioni.
Stiamo vivendo un periodo fortemente segnato dallo stravolgimento delle regole, delle abitudini e delle esigenze di ognuno di noi. Il mondo sta cambiando ad un ritmo straordinario, e con lui anche le persone, le città, la società e gli oggetti. È la ‘mobile class‘ il vero driver di questo cambiamento, una classe formata da 3 miliardi di individui connessi ogni giorno tra di loro, che necessitano di strumenti sempre più intelligenti e sempre più “mobili” per comunicare. Già oggi il numero degli oggetti comunicanti è superiore alla popolazione terrestre, ma le stime prevedono che, entro il 2022, i dispositivi connessi tra loro saranno più di 50 miliardi. Più di 6 in media a persona.
Come accogliere questo cambiamento travolgente? Quali sono le strade che porteranno allo sviluppo della nostra società? Le città (e le loro infrastrutture) saranno lo scenario su cui si giocherà la partita più importante per il nostro futuro. Entro il 2050 oltre il 60% della popolazione mondiale vivrà nei centri urbani, che dovranno garantire servizi più connessi, più efficienti e più sicuri: a portata di mano.
Internet sta trascrivendo il dna degli oggetti che indossiamo, con cui cuciniamo, con cui ci muoviamo. L’economia sta passando dalle grandi aziende, alle startup, alle persone; diventando non solo scambio di beni e servizi, ma anche condivisione, relazione, esperienza. App, big data e social network stanno guidando i comportamenti d’acquisto degli individui, mentre gli store studiano la Prossemica, per tradurre e rispondere ai bisogni dei singoli con offerte tempestive, personalizzate e in prossimità. È un approccio totalmente nuovo, totalmente ‘mobile’ e nessuno di noi si può sentire escluso dal suo irrefrenabile avanzare.
Come accogliere questo cambiamento travolgente? Quali sono le strade che porteranno allo sviluppo della nostra società? Le città (e le loro infrastrutture) saranno lo scenario su cui si giocherà la partita più importante per il nostro futuro. Entro il 2050 oltre il 60% della popolazione mondiale vivrà nei centri urbani, che dovranno garantire servizi più connessi, più efficienti e più sicuri: a portata di mano.
Internet sta trascrivendo il dna degli oggetti che indossiamo, con cui cuciniamo, con cui ci muoviamo. L’economia sta passando dalle grandi aziende, alle startup, alle persone; diventando non solo scambio di beni e servizi, ma anche condivisione, relazione, esperienza. App, big data e social network stanno guidando i comportamenti d’acquisto degli individui, mentre gli store studiano la Prossemica, per tradurre e rispondere ai bisogni dei singoli con offerte tempestive, personalizzate e in prossimità. È un approccio totalmente nuovo, totalmente ‘mobile’ e nessuno di noi si può sentire escluso dal suo irrefrenabile avanzare.