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martedì 29 marzo 2016

Leggi che fanno bene alla salute. Etichetta obbligatoria per cibi OGM.


Forse un passo avanti nella battaglia ai cibi geneticamente modificati. Dopo un interminabile negoziato, il Consiglio dei ministri dell'Agricoltura UE, ha finalmente preso una decisione sull'etichettatura: d'ora in avanti, ha sentenziato l'Unione Europea, se la presenza di Ogm (nel caso in cui la coltivazione sia autorizzata) supera lo 0,9% sarà obbligatorio indicarlo al consumatore sull'etichetta. I limiti si abbassano ulteriormente (non è possibile andare oltre lo 0,5%) per gli organismi geneticamente modificati non autorizzati: al di sotto della soglia stabilita la presenza (per quanto vietata) si considera "accidentale e tollerata", mentre se viene superata il prodotto transgenico non può essere messo in commercio.

Una tolleranza che, da subito, è piaciuta poco alle associazioni ambientaliste che hanno giudicato "lassiste" le decisioni prese a Bruxelles. Anche per i ministri dell'Agricoltura italiano, francese e tedesco, la soglia stabilita è troppo alta, ma resta comunque il frutto di un difficile compromesso con la posizione ambigua del commissario europeo ai problemi dei consumatori David Byrne (che prospettava addirittura un limite dell'1% per i transigici non autorizzati) e con i colleghi di altre nazioni. In particolare della Gran Bretagna che ha votato contro l'accordo e che, al pari (oltre i confini del Vecchio Continente) degli Stati Uniti, si è sempre dimostrata molto più favorevole agli Ogm.

E proprio per gli Stati Uniti si profilano tempi duri: le importazioni di alimenti e mangimi made in USA (dove non esiste l'obbligo di etichettatura e dove, anzi, i prodotti transgenici sono coltivati di frequente) potrebbero risultare molto più difficoltose.Ora la parola passa al Parlamento Europeo che deve esaminare il provvedimento in seconda lettura: ma sembra scontato che anche Strasburgo darà il via libera al compromesso.