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mercoledì 28 giugno 2017

La Riabilitazione nel Benessere

Tutte le Discipline Bio-Naturali, fisiche e non, possono rappresentare nuovi metodi per prendersi cura di sé.
In Italia non sono ancora annoverate come discipline sanitarie e non hanno ancora un iter formativo universitario; tuttavia, in alcune regioni, come la Lombardia e l'Emilia Romagna, sono state riconosciute come professioni non sanitarie valide ed importanti per il mantenimento e il benessere della persona.

La loro azione è indirizzata prevalentemente alla prevenzione, usando una terminologia sanitaria; in realtà, sarebbe più corretto dire che il principio per cui sono nate prevede un'attenzione particolare al mantenimento dello stato di salute ed al rafforzamento dell'energia vitale. Adottare, quindi, comportamenti quotidiani in abitudini alimentari, di pensiero e di azioni atte a favorire il naturale equilibrio psico-fisico.

Ciò non esclude, comunque, che talune metodologie e tecniche, in base anche all'esperienza del/lla professionista, possano aiutare le persone a risolvere dei disagi o delle sofferenze, pur non essendo questa la loro principale finalità, sia in termini deontologici sia in quelli culturali. 

Nelle Discipline Bio-Naturali troviamo:
Naturopatia e Counselling
Bio-Naturoparia o Training al benessere
Trattamenti fisici, come osteopatia, riflessologia plantare, tuina, moxa e coppettazione, ampuko terapia, digitopressione, tecnica osteopatica crano-sacrale e cranio-sacrale bio-dinamico, auricoloterapia 
Floriterapia (Fiori di Bach, Austrialini, Californiani ecc.)
Terapie Energetico-Vibrazionali, come Pranoterapia, memorie dell'acqua, cromoterapia, feng shui, iridologia energetica
Tecniche corporee, come Training Autogeno, Biodanza, Bioenergetica, Qi-Gong, Cinque Tibetani

Le Discipline Bio-Naturali vengono anche definite Medicina Olistica e, alle volte, Medicina Naturale intese come integrazione non sanitaria alla medicina allopatica.
Mentre, invece, rientrano nelle professioni mediche di Medicina Naturale Agopuntura, Omeopatia, Fitoterapia, Medicina Antroposofica

Pertanto, è giusto ricordare che la professione di Naturopata, che è nelle discipline bio-naturali quella più completa insieme al/lla Counselor) non prevede la possibilità di effettuare diagnosi, prescrivere farmaci (nemmeno omeopatici e fitoterapici), proporre diete, fare riabilitazione sanitaria fisica e/o psicologica/psichiatrica.

Il lavoro del/lla Naturopata (e anche del/lla Counselor) è principalmente quello di Educatore/Facilitatore alla salute naturale. 
Un/a professionista, quindi, che accompagna la persona all'attenzione verso una vita più equilibrata, che dà consigli sull'alimentazione naturale, fa adottare comportamenti più salubri e aiuta il corpo, attraverso tecniche e manipolazioni, a ripristinare e mantenere il naturale equilibrio psico-fisico.
Un lavoro che porta sempre giovamento e può essere tranquillamente integrato con tecniche sanitarie già in atto.

Quale, allora, professionista scegliere? Come si fa a capire quale disciplina può essere la più adatta alle proprie esigenze? E a chi affidarsi?

Domande, senz'altro corrette ed autentiche, dato che le sopra citate professioni non sono ancora istituzionalizzate e, vivendo in un paese come l'Italia dove tutto deve avere l'"IMPRIMATUR" istituzionale, sicuramente importanti. Purtroppo, nella maggior parte dei casi, non trovano una risposta concreta ed il compito di capire è affidato all'utente finale. Ci si augura che questa falla sociale venga presto sistemata, ad esempio proponendo degli iter formativi universitari ed aprendo ambulatori gratuiti di Naturopatia.  

In ogni caso, per tante persone ancora in Italia non è ben chiaro il ruolo sociale di tale professione, perché legate ancora ad un discorso salutistico istituzionale; è importante, invece, ricordare che sempre più persone si rivolgono alle discipline bio-naturali come valido supporto al miglioramento concreto della propria salute, quindi della propria vita, sia per un fattore di non soddisfacimento pieno dei vecchi metodi di cura, sia per un cambiamento nella consapevolezza della propria responsabilità sul piano ecologico.